Secondo il protocollo, le valutazioni come quella rilasciata lunedì devono aver luogo almeno ogni quattro anni. Oltre agli scienziati NOAA, tra i contributori c’erano ricercatori della NASA, dell’Organizzazione meteorologica mondiale, del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e della Commissione europea.
La nuova valutazione ha anche esaminato, per la prima volta, gli effetti sull’ozono di un possibile tipo di intervento sul clima, ovvero la geoingegneria. Il metodo, noto come iniezione di aerosol stratosferico, mira a raffreddare l’atmosfera utilizzando aerei o altri mezzi per distribuire aerosol di zolfo per riflettere alcuni dei raggi del sole prima che raggiungano la superficie.
L’idea incontrò una feroce opposizione. Tra le altre obiezioni, gli oppositori affermano che interferire con il clima in questo modo potrebbe avere gravi conseguenze indesiderate, alterando potenzialmente i modelli meteorologici in tutto il mondo. Ma molti studiosi e altri dicono che almeno, La ricerca è obbligatoriaperché il riscaldamento potrebbe raggiungere un punto in cui il mondo diventa disperato per provare un tale metodo di intervento, forse temporaneamente per guadagnare tempo prima che la riduzione dei gas serra abbia un impatto significativo.
Il dottor Fahey della NOAA ha affermato che alcuni studi hanno mostrato un effetto sull’ozono della nebbia di zolfo, quindi al gruppo di valutazione è stato affidato il compito di esaminarlo.
Ha affermato che il protocollo “è in atto per proteggere lo strato di ozono e abbiamo svolto un ottimo lavoro nel trattare le sostanze che riducono lo strato di ozono”. Guardando l’iniezione di aerosol stratosferico “è nella nostra timoneria”, ha aggiunto.
Il dottor Fahey ha detto che c’è molta incertezza nelle loro scoperte, ma il messaggio di fondo è che il tentativo di raffreddare il pianeta di 0,5 gradi Celsius (0,9 gradi Fahrenheit), per esempio, attraverso l’uso di spray allo zolfo, avrà qualche effetto su ozono. Ma ha detto che “non distruggerà lo strato di ozono e causerà conseguenze catastrofiche”.
“Lo sapevamo già perché il Monte Pinatubo ha fatto l’esperimento per noi”, ha detto, riferendosi all’enorme eruzione vulcanica nelle Filippine nel 1991 che ha inviato enormi quantità di gas di zolfo nella stratosfera, creando una foschia di aerosol simile agli sforzi di geoingegneria.