Hong Kong prevede di investire 3,8 miliardi di dollari in talenti globali per evitare la fuga dei cervelli da Covid


Hong Kong
Affari CNN

Hong Kong vuole che le aziende internazionali sappiano che questo significa affari.

Il leader della città, l’amministratore delegato John Lee, ha annunciato mercoledì che il governo stanzierà 30 miliardi di dollari di Hong Kong (3,8 miliardi di dollari) per un nuovo fondo volto ad attrarre più imprese.

In un ampio discorso politico, ha affermato che il fondo cercherà di invogliare le aziende a avviare operazioni a Hong Kong, oltre a investire nelle loro attività.

La mossa arriva dopo che la città ha subito un esodo di massa in mezzo ad alcuni dei controlli epidemici più severi del mondo, che sono stati recentemente svenuto Dopo più di due anni. Ad agosto, Hong Kong ha registrato un file La più grande diminuzione della popolazione Da quando i funzionari hanno iniziato a monitorare questi numeri nel 1961.

Li ha toccato il calo record mercoledì, osservando: “Negli ultimi due anni, la forza lavoro locale si è ridotta di circa 140.000”.

“Oltre a coltivare e trattenere i talenti locali, il governo cercherà in modo proattivo talenti nel mondo”, ha aggiunto il CEO.

Il mio anche Mercoledì, ha annunciato il lancio di un’iniziativa volta ad attrarre più lavoratori, inclusa la selezione di lavoratori ad alto reddito e alumni dalle prime 100 università del mondo.

Ha detto che i candidati qualificati “riceveranno un permesso di due anni per esplorare le opportunità a Hong Kong”.

Questo dovrebbe essere un gradito sollievo per le imprese di Hong Kong, che sono state a lungo Attenti alla fuga dei cervelli.

Prima della recente revoca delle misure di quarantena, molti lavoratori hanno espresso frustrazione per le onerose restrizioni di viaggio imposte dalla città, che a un certo punto hanno richiesto fino a 21 giorni di quarantena in hotel.

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Le misure hanno danneggiato l’economia della città e spinto molte multinazionali ed espatriati a trasferirsi – o considerare di trasferirsi – altrove.

Hong Kong è la base asiatica di molte multinazionali, comprese le banche e le principali società finanziarie. L’ex colonia britannica è tradizionalmente vista come un’amichevole porta internazionale della Cina.

Negli ultimi anni, la sua reputazione di apertura e facilità di fare affari è diminuita, mentre Singapore, il suo hub rivale correre in avanti.

Hong Kong sta lavorando per cambiare questa percezione, intensificando gli sforzi per ricostruire la sua posizione di centro commerciale e finanziario globale.

Il mese prossimo, i funzionari della città accoglieranno alcuni dei massimi amministratori delegati di Wall Street per un periodo tanto atteso vertice finanziario. Goldman Sachs

(g)
CEO David Salomone, Morgan Stanley

(SM)
Amministratore delegato James Gorman, Standard Chartered

(SCBFF)
CEO Bill Winters, HSBC

(HSBC)
Il CEO Noel Quinn dovrebbe partecipare.

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