I futures sulle azioni sono aumentati venerdì mattina presto mentre gli investitori hanno cercato di aggrapparsi al rally di gennaio tra le preoccupazioni per la politica monetaria e gli utili lenti.
I future legati al Dow Jones Industrial Average sono aumentati di 45 punti, pari allo 0,14%. I futures S&P 500 e Nasdaq 100 sono saliti rispettivamente dello 0,24% e dello 0,43%. Nordstrom È sceso di oltre il 5% nel trading after-hour dopo aver segnalato deboli vendite durante le festività e aver ridotto le previsioni di fine anno. Netflix È balzato del 7% dopo aver segnalato più abbonati del previsto, anche se i suoi guadagni trimestrali hanno mancato le stime degli analisti.
Durante la sessione di giovedì, sia il Dow Jones che lo Standard & Poor’s 500 hanno chiuso in ribasso, segnando il terzo giorno negativo consecutivo, poiché gli utili societari ei dati economici hanno indicato un rallentamento dell’economia. Il Dow è in calo di oltre 252 punti, o dello 0,76%, e ora è in calo dello 0,31% da inizio anno. L’S&P 500 è sceso dello 0,76% e il Nasdaq Composite ha perso lo 0,96%, ma entrambi gli indici sono stati positivi per l’anno.
Ma nel corso della settimana, tutti e tre gli indici sono sulla buona strada per chiudere al ribasso. Il Dow Jones è sceso del 3,67%, sulla buona strada per registrare la peggiore settimana da settembre. L’S&P 500 è in calo di oltre il 2,5% e potrebbe registrare la peggiore performance settimanale da dicembre. Il Nasdaq è in calo di oltre il 2% ed è sulla buona strada per ottenere una serie di vittorie consecutive di due settimane.
“Quick Money”, ha dichiarato alla CNBC Tim Seymour, fondatore e chief investment officer di Seymour Asset Management.
Questi indicatori lungimiranti includono dati economici come le vendite al dettaglio e la produzione industriale. “È qui che il mercato ha iniziato a crollare”, ha detto.
Andando avanti, gli investitori continueranno a monitorare gli utili aziendali, poiché SLB Oilfield Services Name e Ally Financial pubblicheranno un rapporto venerdì. Ascolteranno anche attentamente i discorsi dei funzionari della Fed prima della riunione di febbraio della banca centrale, alla ricerca di indizi sull’entità dell’imminente rialzo dei tassi.