Iscriviti alla newsletter di Wonder Theory della CNN. Esplora l’universo con notizie di scoperte sorprendenti, progressi scientifici e altro ancora.
CNN
–
L’osservatorio della NASA ha catturato quello che sembrava essere un sorriso da jack-o-lantern sulla superficie del Sole, mostrando quali sono in realtà i punti sulla superficie del Sole che sono più freddi delle aree circostanti.
L’immagine, catturata dal Solar Dynamics Space Observatory della NASA, è stata condivisa dall’agenzia spaziale sui social media la scorsa settimana, provocando un’effusione di feedback che pesa quello che sembra un pattern irregolare di macchie scure.
L’account Twitter ufficiale del dipartimento di eliofisica della NASA lo chiamava semplicemente “sorridente“Il sole, mentre il Consiglio per le strutture scientifiche e tecnologiche del Regno Unito ne è gravato Photoshop alla zucca Nella foto, trasformato in un jack-o’-lantern.
Vedi altri utenti Soggiorno Buffet Marshmallow Man Dal film “Ghostbusters” A Leoneun Pesce palla o diverso Merenda Alimenti che porta facce sorridenti.
Tuttavia, le aree più scure che compongono il disegno facciale sono i cosiddetti fori coronali, che appaiono come punti neri irregolari quando fotografati con i raggi UV del sole o con determinati tipi di immagini a raggi X, secondo agenzia spaziale.
I fori coronali non sono caldi come le aree circostanti E non sono densi, il che li rende più scuri nell’aspetto. Possono apparire sulla superficie del sole in qualsiasi momento.
La struttura del campo magnetico crea anche fori coronali per rilasciare flussi di vento solare, o particelle cariche, a velocità di oltre un milione di miglia orarie (1,6 milioni di chilometri orari). Questo vento è abbastanza forte da raggiungere il suolo. il nostro pianeta campo magnetico, Agendo come uno scudo, devia notevolmente l’attività del vento solare, ma può disturbare l’atmosfera.
Il Solar Energy Observatory della NASA, o SDO, acquisisce regolarmente tali immagini del sole e ne monitora l’attività su base quasi continua. Lanciato nel 2010, l’Osservatorio Orbitale fa parte del programma Living With a Star dell’agenzia spaziale, che mira ad analizzare come l’attività solare influenzi il nostro pianeta natale e la distanza tra la Terra e la nostra stella.